Se sei mamma non ti annoi mai! (Come ti critico la mamma)

Scrivo questo post con il sorriso sulle labbra perché so già cosa penseranno le mamme e so già cosa diranno le non mamme.
Ma non riesco a non scriverlo.

So bene che le mamme sono ormai abituate a critiche di ogni genere: critica del pediatra, critica del marito, critica dei nonni, critica degli zii, critica delle maestre, critica del vicino di casa, critica del ginecologo, critica della collega. E critica dello sconosciuto.
Sì, perché il fatto di avere un bambino permette a chiunque di criticarti per qualsiasi cosa.
- Bambino in fascia. ---> " Non soffoca?"
- Bambino nel passeggino ---> "Vuole stare in braccio"
- Bambino che piange ---> "Devi dargli da mangiare/bere. Devi farlo dormire. Devi fargli fare il ruttino. Devi farlo uscire. Devi portarlo a casa. Devi stare su di una gamba ed imitare un fenicottero".
- Bambino che non parla ---> "Eh ma ci vuole un logopedista, eh ma gli devi parlare, eh ma deve guardare i cartoni, eh ma devi leggergli le fiabe."
- Bambino che parla troppo ---> "Eh ma deve imparare a stare zitto, eh ma gli si gonfiano le tonsille, eh ma come fai quando lo porti a Messa?"

Non so se sono peggio le critiche tra mamme o le critiche che le mamme ricevono da chi non è ancora mamma.
Eh già.
Forse quando non sei ancora mamma non sai che il tempo , quando hai dei figli, non è più tuo.
Perché i bambini, specialmente quando sono molto piccoli, non vedono l'ora di stare con i propri genitori! Soprattutto con la mamma.

Te lo dico senza nessun problema. Perché sono mamma di tre meravigliosi bambini e non tornerei mai indietro. Anzi. A volte mi domando come ho fatto a stare così tanto senza di loro.
Non mi mancano le serate in discoteca, non mi mancano i viaggi all'ultimo minuto, non mi manca lo shopping sfrenato e le telefonate infinite con gli amici. E probabilmente non mi mancano perché ho fatto tutto quello che volevo fare!

Sono sincera. Posso dirti cosa mi manca.
Mi manca il tempo per prendermi cura di me come vorrei (ah....le giornate nelle SPA, quando mi facevano testare i centri termali...). Mi manca il tempo per leggere come vorrei.
Mi manca il tempo che trascorrevo con le amiche più care. Perché alla fine non le perdi le amiche vere, le vedi comunque (sia che abbiano figli sia che non ne abbiano), ma il tempo è sempre poco e gli impegni sempre troppi.

A volte mi manca l'idea di avere come prima pensiero ME.
In questo momento vengono prima la festa dell'asilo, il pediatra della bambina, il veterinario del cane, la spesa da fare etc etc etc. E così può succedere che il controllo post parto dalla ginecologa lo fai dopo sei mesi invece dei 30 giorni raccomandati. (Ti vedo annuire, cara mamma conciata come me!!!)


E forse mi manca anche il potermi prendere cura degli altri. Altri che non siano i miei bambini. Probabilmente quando cresceranno le cose cambieranno. Se faccio la somma delle loro età arrivo a 6 anni e mezzo in tutto e quindi le priorità sono altre.
Ma mi piacerebbe di nuovo riuscire a preparare una sorpresa speciale per le persone che amo oppure un weekend inaspettato per lo splendido papà di questi tre bambini.

In parte posso serenamente dire che sono SCELTE. In parte è così e basta.
C'è un tempo per tutto ed adesso il mio tempo non è più tutto mio, è anche dei miei bambini.
E' un piccolo appartamento che diventa stretto stretto perché affollato e che un giorno sarà semplicemente il nido dove torneranno dopo aver imparato a volare con le loro ali.

Dico che è questione di scelte perché io ho scelto di allattare al seno. Ed ho scelto di allattare a richiesta. Ed anche di allattare a termine. Questo significa che se il bambino ha fame e tu hai fame ... viene prima lui. Tanto poi lo sai che si addormenta dopo la poppata e puoi farti uno spuntino mentre lo guardi dormire sereno.

E' una scelta anche cercare di accogliere i miei bambini ed accontentarli se hanno dei bisogni.
A volte può capitarmi di consolare la mezzana che vuole stare in braccio e farsi leggere un libro.
Magari la lavastoviglie è da caricare e la lavatrice da far partire. Ma la mia priorità è lei.

Oggi sono stata aspramente criticata da una ragazzina che probabilmente ha come prima ed unica preoccupazione la scelta del costume da mettere durante le vacanze al mare.
Intendiamoci, nulla di male nell'essere spensierati ed avere tanto tempo libero per dedicarsi alle sciocchezze.

Ma le farei provare la mia giornata di oggi.



Svegliata dal bimbo che voleva essere allattato non sono più riuscita ad addormentarmi.
(Ha tre mesi e dorme tutta la notte. Vuoi mica tenergli il muso perché ti sveglia mezz'ora prima dell'orario impostato sull'iPhone?).
La giornata comincia con qualche incombenza domestica, mentre l'adorato papà dei miei bambini li veste. Il cane ha già fatto la sua passeggiata, sempre grazie all'insuperabile papà.
Ma i bambini mi sono addosso e non potrei assolutamente allontanarmi. Vogliono raccontarti cos'hanno sognato, ti fanno mille domande, vogliono le coccole del buongiorno.
Tra una cosa e l'altra è ora di andare.
Papà porta il grande all'asilo e va al lavoro.
Da questo momento in poi la giornata è tutta da inventare.
Oggi ad esempio, la bambina si è svegliata ed ha fatto colazione con noi. Nel frattempo anche il più piccolo si è svegliato ed ho allattato a tavola.

Ho messo a posto la cucina in modo da renderla presentabile ed ho preparato il piccolo per uscire.
Giustamente, ha pensato bene di fare un quintale di pupù (sì, le mamme non fanno altro che parlare di deiezioni e nanne e svezzamento).
Preparo nuovamente il bambino per uscire. Nel frattempo la mezzana aveva deciso di svestirsi per mettere un altro vestito.
Ovviamente, non voleva mettere le sue scarpine glitterate perché l'abbinamento perfetto era con le nuove ciabattine Disney Princess.
La trattativa non va a buon fine e decidiamo di fare merenda in casa. Il tempo era già instabile e comincia a piovere.

Da questo momento in poi mi divido tra la lettura di un libro, la costruzione di un castello per le principesse, una poppata, un cambio di pannolino, un cambio d'abito per rigurgito inatteso, un capriccio, una consegna di un corriere, una telefonata dalla commercialista.

Ho uno splendido elenco di cose da fare "visto che sono a casa" e sono riuscita solo a spuntare la voce "chiama il commercialista". Sì, hai capito bene, l'ho spuntata perché mi ha telefonato lei.
Tra una cosa e l'altra è ora di preparare il pranzo.
Usciamo velocemente per portare il cane a fare una breve passeggiata.
Torniamo dopo poco e pranziamo.
Il piccolo si addormenta e ci prepariamo per andare in ospedale a trovare un parente.

Carico tutto e tutti in auto.
Controllo che ci sia tutto e partiamo.
Fermati, perché la piccola non vuole tenere le cinture del seggiolino.
Non la sgrido ma le spiego. Parte comunque un capriccio.
Non mi importa, le cinture si devono tenere.
La calmo e ripartiamo.

Giro di telefonate per capire bene dove andare.
Arriviamo all'ospedale.
Scarica tutto e tutti.

Passo del tempo con questo parente. Due chiacchiere ed un pochino di conforto.
Nel frattempo allatto, consolo, cambio pannolini, etc etc etc

Salutiamo ed usciamo.
Abbiamo poco tempo ma facciamo benzina, spediamo una raccomandata e riusciamo persino a fare la spesa.
( E quello che la non mamma in questione non può capire è che -ad esempio- già solo caricare e scaricare tutti dall'auto ti fa perdere almeno dieci minuti per volta. E che il cambio pannolini e le poppate non sono a discrezione della mamma. )

A questo punto si riparte! Il grande ci aspetta all'asilo.
Scarica di nuovo tutti e recupera il fratello maggiore.
Torniamo in auto e la formazione è la seguente: poppante che vuole poppare, mezzana che vuole dormire e crolla, merenda necessaria per il più grande.
Tutto sembra essere sotto controllo.
Riparto verso casa. Cinque minuti per ragionare sulle variabili (se sei mamma non ti annoi mai!) : in camera metto la bimba sperando che non si svegli, il grande sta con me sul divano mentre allatto il piccolo. Leggiamo un libro oppure chiacchieriamo.

A due minuti da casa il grande decide di andare dai nonni.
Visto il problema di salute di questo parente, non ci siamo visti molto, proprio perché c'è questo impegno (di tempo, di energie, di pensieri).
Decido di accontentarlo e andiamo dai miei genitori.

Piazzo i bambini in sala. La mezzana si sveglia male, il piccolo viene allattato, il grande non smette di parlare.
Vado a casa, ritiro la spesa, porto il cane e torno dai bambini.
E sì, faccio anche una tappa in bagno, perché la vescica è quella che è.
Torno dai miei genitori, i bambini fanno merenda e giocano.
Posso tirare il fiato? No.
Porto il grande in bagno perché ha troppo da fare e non ha tempo per ricordarsi di questa inutile incombenza.
Cambio il pannolino alla mezzana tra mille polemiche.
Vuoi non cambiare il terzo? Pitstop con cambio pannolino, poppata e coccole.

A questo punto arriva il papà.
Saluti e baci a tutti. Ricarichiamo tutti in auto e si riparte.

Arriviamo a casa.
Addormento il piccolo, mettiamo i bambini in vasca, il piccolo si risveglia, il papà asciuga e veste i bambini mentre io sono bloccata in cameretta.
Scendiamo insieme ed i bambini giocano e chiacchierano ed anche il cane cerca le attenzioni che gli spettano.
Preparo la cena, cerchiamo di cenare.
Il piccolo si sveglia.
Si ricomincia!

Finalmente mangiamo e trascorriamo una mezzora insieme.
Poi prepariamo i bimbi per la nanna e li facciamo dormire.
A questo punto riusciamo anche a parlarci mentre riordiniamo velocemente casa.
Prepariamo tutto quello che serve per domani e portiamo il cane a fare la sua passeggiata.
Ovviamente uno di noi esce e l'altro finisce le incombenze domestiche.
A questo punto generalmente crolliamo.

Riusciamo a concederci una doccia, qualche pagina di un libro, un film.
Ma spesso la stanchezza ha il sopravvento.
Ci sono giorni in cui riesco a fare la manicure!
Magari leggo qualche pagina di un libro oppure mi metto al pc.

Peccato che debba sentirmi dire che " se il tempo lo vuoi, lo trovi".
Ne riparliamo tra qualche anno, signorina...
Perché anche a te capiterà di non avere il tempo per fare la pipì e se lo avrai, non sarà certo tempo che trascorrerai in solitudine.
E allora capirai anche tu.




La prossima volta che vi capiterà di fare un regalo ad una mamma, regalatele questo libro



oppure regalatele del tempo.
Li gradirà.

Commenti

  1. Davvero ben scritto e interessante il tuo nuovo post. Io non sono mamma però immagino bene quando sia caotica la vita tra lavoro, casa e figli! Una bella fatica!

    RispondiElimina
  2. Solo una mamma può capire veramente fino in fondo ciò che dici... Amo mio figlio ma ammetto anche che da quando è nato lui la mia vita è tutta una corsa. Tutte le mamme sanno che il tempo per sé stesse viene ridotto drasticamente (non ricordo l'ultima volta in cui sono riuscita a fare una doccia senza sentir piangere di sottofondo!) ma poco importa, perché in cambio siamo le persone più felici del mondo! Basta che il nostro bambino ci abbracci o ci dia un bacio e tutta la stanchezza passa in un secondo per lasciare spazio a un amore infinito.
    Un abbraccio,
    Mamma Angi

    www.mammatoday.com

    RispondiElimina
  3. io non mi curerei tanto delle critiche che sono , comunque, immancabili sempre e comunque, sia per le mamme che per chi mamma non è, ma andrei avanti per la mia strada ...non ti curar di loro ma guarda e passa!

    RispondiElimina
  4. Mi hai fatto sorridere con questo post :) io non sono ancora una mamma, ma comprendo tutte le corse, però immagino che non ci sia cosa più bella e soddisfazione più bella del loro sorriso :)

    RispondiElimina
  5. Purtroppo io non sono Mamma ma ho cresciuto tutti i miei nipoti ed è un po' mi sento mamma !!! Comunque il tuo articolo è molto interessante e molto vero,con i bimbi non ci si annoia mai !!!

    RispondiElimina
  6. Eh beh, non posso capire la tua situazione perché non sono mamma, ma capisco benissimo la fatica nel crescere ed educare un figlio, far andare avanti una famiglia...non è un lavoro facile...ci vogliono anche nervi ben saldi e tanto amore!

    RispondiElimina
  7. Come ti capisco e io sono a 1 molto gestibile. Ognuno ha da dire e ridire qualcosa e gira che ti rigira la colpa è sempre la nostra! Ma quanta energia in più in questi mesi e quante soddisfazioni !!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un Dolce Momento di Relax

T-Frutta: entra nel Test Team e guadagna! La mia spesa gratis!

15 modi per risparmiare ogni mese